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domenica 5 luglio 2009

Risposta ad un amico per critiche inerenti a post "I gruppi immortali degli anni '70-'80"

Un amico, che in questa sede chiamerò Mr X, ha mosso verbalmente delle critiche relative al mio articolo "I gruppi immortali degli anni '70-'80", ma non avendole espresse direttamente sul blog risponderò ad esse cercando di riportarle il più fedelmente possibile.



Caro Mr X, prima di risponderti volevo ricordarti che questo è un blog, ossìa un luogo di comune interscambio all'interno del quale io esprimo liberamente il mio pensiero, del tutto opinabile ed ovviamente soggetto a critiche più che lecite, come nel tuo caso.

Ti posso assicurare che dal mio punto di vista non c'è niente di più stimolante di un confronto aperto purchè sia costruttivo.

In futuro ti chiedo solo di esprimere le tue opinioni per iscritto, in modo tale che anche gli altri visitatori possano seguire un dibattito che non sia a senso unico.



- Prima critica: "Sei troppo settoriale"

Non ritengo affatto di essere settoriale ma ovviamente, come tutti, ho le mie preferenze in campo musicale. Comunque ti garantisco che ascolto ogni genere musicale, altrimenti non potrei esprimere un'opinione attendibile a riguardo.
A testimonianza di ciò che ti sto dicendo ti invito ad andare su "You Tube", dove potrai trovare una registrazione fatta in sala prove della canzone "O Cammello nn'ammurato" di Pino Daniele, che fra l'altro stimo moltissimo sia come chitarrista sia come autore (anzi già che ci sono te la includo direttamente sul blog).
Aggiungo inoltre che per tre anni ho suonato in un gruppo che prevalentemente faceva musica napoletana, e devo dire che questa esperienza mi ha arricchito notevolmente da un punto di vista musicale.

- Seconda critica: "La musica attuale non è affatto definitivamente morta, e comunque esistono anche nel panorama italiano cantanti di grande caratura come Biagio Antonacci, Neck, Laura Pausini, Gigi D'Alessio, Grignani, Rmazzotti anche se i Metallica non li batte nessuno!"

Quando affermo che la musica attuale è "definitivamente morta" intendo dire che attualmente sia in Italia sia all'estero non riesco a trovare artisti degni di tale nome, ma soltanto personaggi privi di idee, di inventiva, di originalità, spinti a far "musica" unicamente da una ragione prettamente economica.
Del panorama italiano adoro Vasco, grande autore, comunicatore, trascinatore; i Litfiba, prima dello scioglimento del gruppo di cui faceva parte Piero Pelù; il primo disco di Ligabue, che successivamente è caduto nel circolo vizioso della musica comerciale; De gregori, Zucchero, Battiato e tanti altri...

- Terza critica: "Ma cosa hanno fatto di così straordinario i Deep Purple ed i Black Sabbath? Non vorrai mica metterli con i Metallica?!

Tu ti definisci aperto da un punto di vista musicale e te ne do atto, poichè ascolti musica italiana/straniera, però a mio avviso commetti un errore fondamentale: la musica andrebbe studiata come la storia, sin dalle origini fino ad arrivare ai giorni nostri per capirne l'evoluzione, i vari stai ed i cambiamenti.
Mi dici che adori i Metallica, ma tu sei a conoscenza del fatto che questo gruppo si è ispirato proprio ai Deep Purple, ai Black Sabbath ed ad Alice Cooper? Almeno dovresti riconoscere loro questo grande merito, anche se a tuo avviso non hanno fatto nulla "di così grandioso".
Infine, "de gustibus non disputandum est", però quando affermi che in Italia abbiamo pezzi da novanta come quelli da te citati, beh, io ne prendo atto ma non concordo assolutamente.
L' artista a mio avviso deve essere un animale da palco, deve avere grande passione e qualcosa di interessante da da comunicare al pubblico nel momento in cui decide di incidere un disco, invece spesso accade che i dischi vengano sfornati soltanto per onorare i famosi contratti discografici.
Mi spiego?
Inoltre sarebbe gradita una diversificazione dei temi trattati anche per la crescita personale della'artista stesso.
La struttura musicale deve essere curata in ogni minimo dettaglio e sposarsi perfettamente con il testo: insomma musica e testo devono fondersi in una sorta di alchimia.
Scusa, forse sono troppo esigente, ma non posso fare a meno di rimpiangere canzoni come "Brothers in arms", "Under pressure", "I can't tell you why?"accontentandomi di "Laura non c'è", "Iris", "Falco a Metà"....
Ciao Mr X, spero di averti risposto.
Alla prossima!





3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. zio pino!
    L'ho detto che non so usare stì cosi....
    Ho scritto per mezz'ora e adesso si è cancellato tutto.... acc....
    Ricominciamo....
    Dicevo.
    Ho letto i due post e preferisco la risposta che hai dato a mrX, perchè hai corretto alcune definizioni categoriche del primo.
    Infatti, sappiamo bene e tu meglio di me che la musica non è altro che un agglomerato di stili e influenze che si perdono nel tempo.
    Sono assolutamente d'accordo con te che gli anni 70-80 possono essere considerati il picco della musica moderna, sui quali poi si è appiattito tutto ciò che è odierno. Guizzi e lazzi mi sa che ce li siamo dimenticati da un pò...
    Ma se vogliamo essere pignoli ed obbiettivi, converrai che non esisterebbero senza l'esplosione dei 60, a loro volta rielaborati dai 40, cresciuti all'ombra del blues nero anni 20, rielaborati canti di chiesa di fine 800. Vogliamo metterci anche che nella seconda metà del 600 un certo Johann Sebastian Bach umile clavicembalista, venne condannato e criticato dai contemporanei come il musicista del diavolo, perchè suonava su organo (strumento tipicamente ecclesiastico) note così acute ed intense da risultare blasfeme? Oggi e considerato da secoli "l'architetto della musica".
    Insomma, nulla nasce dal nulla.
    Quindi permettimi una opinione opinabile :)) Alla fine i Queen, i Deep, i Dire (che adoro eh?) non hanno inventato nulla nemmeno loro, diciamo che hanno avuto la capacità di rendere più semplice la vita ai profani della musica.
    Il loro orecchio la loro genialità, resta celata tra le note di chi sa ascoltare davvero.
    Mi fermo qui, altrimenti il blog lo scrivo io.
    Salut! e Prosit!

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  3. Ciao Lygrey, ribadisco che mi piace il confronto ed infatti mi accingo a risponderti anche se con un pò di ritardo.
    Innanzitutto vorrei invitarti a leggere meglio il mio secondo articolo, perchè forse qualcosa ti è sfuggito.
    Convengo assolutamente con te che la musica attuale non esisterebbe se non grazie all' evoluzione ed alle influenze musicali addirittura precedenti ai clavicembalisti, se vogliamo essere ancora più pignoli, ma questo io lo affermo già implicitamente nella frase ("...la musica andrebbe studiata come la storia, sin dalle origini fino ad arrivare ai giorni nostri per capirne l'evoluzione, i vari stai ed i cambiamenti..."). A mio parere stiamo esprimendo lo stesso concetto.
    Ovviamente nell'articolo mi sono semplicemente limitato a rispondere alla critica che mi è stata mossa, rifacendomi direttamente alla generazione musicale precedente a quella citata dal mio "interlocutore", senza rischiare di essere troppo prolisso ("...Mi dici che adori i Metallica, ma tu sei a conoscenza del fatto che questo gruppo si è ispirato proprio ai Deep Purple, ai Black Sabbath ed ad Alice Cooper? Almeno dovresti riconoscere loro questo grande merito, anche se a tuo avviso non hanno fatto nulla "di così grandioso...").
    Ti riconosco che nel primo articolo effettivamente ho dato alcune definizioni categoriche senza approfondire meglio il discorso.
    Volevo solo sottolineare una cosa sulla quale non sono d'accordo (forse ti sei spiegata male oppure ho frainteso io). E' vero, nulla nasce dal nulla, ma non è affatto non è vero che nessuno inventa nulla di nuovo. I Queen - Deep Purple - i Dire Straits (solo per citarne alcuni) hanno dato un apporto veramente innovativo alla musica perchè hanno introdotto elementi nuovi e del tutto sconosciuti, così come lo stesso Jimmy Hendrix ha stravolto il modo di suonare la chitarra elettrica.
    Io contestavo a Mrx che un gruppo o un genere musicale può anche non essere di proprio gradimento, ma quantomeno bisognerebbe avere l'obiettività di riconoscerne le intuizioni-innovazioni geniali grazie alle quali si instaura inevitabilmente il processo dell'evoluzione, che porta all'originalità, al nuovo e questo dono pochi gruppi lo possiedono.
    Ribadisco comunque che a mio parere la musica attuale è definitivamente morta ed appiattita: l'originalità ed il genio musicale sono un bellissimo ricordo che lascia un pò di nostalgia.
    A presto e grazie per il tuo intervento costruttivo.
    Ciao

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