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mercoledì 10 marzo 2010

Edoardo Bennato: "Il Gatto e la Volpe"

Chitarrista, armonicista e cantante, dopo un'esperienza londinese Edoardo Bennato comincia a proporsi come “one man band” suonando contemporaneamente oltre alla chitarra ed all'armonica anche tamburelli, kazoo ed altre percussioni.

La sua musica, pur incarnando inevitabilmente influenze mediterranee e partenopee, è caratterizzata notevolmente dai grandi esponenti della musica Rock-pop dell’epoca, fra i quali vanno citati Jimmy "Hammond" Smith, Paul Anka e Neil Sedaka, anche se Bob Dylan è l’ispiratore per eccellenza di Edoardo Bennato non soltanto da un punto di vista musicale ma anche da un punto di vista scenico.


I testi di Bennato, soprattutto quelli degli anni '70, sono spesso ironici e dissacranti, rivolti in modo graffiante contro il potere, a qualsiasi livello ed in qualsiasi forma esso si manifesti.

“La torre di Babele” esce nel 1976 e prosegue sulla strada dell'impegno sociale dei testi, ma con venature musicali più vicine al rock e al blues, sempre in chiave acustica, grazie anche alla presenza del chitarrista “Roberto Ciotti”. Il disco contiene tutti i temi cari a Bennato che si schiera contro la guerra, l'arrivismo, l'arroganza e il divismo della sua categoria. Dopo trent'anni, il disco stupisce ancora per l'attualità dei testi e la forza delle parole in essi contenute, unitamente ad uno stile musicale incisivo, a volte martellante e sempre raffinatamente acustico, molto prima che la moda dell'unplugged lo imponesse (e prima che le tecnologie di amplificazione e registrazione degli strumenti acustici ne permettessero un uso intenso).

Nel 1977 esce “Burattino senza fili”, una metafora del potere, che impone la propria cultura e la propria nozione di normalità, respingendo e opprimendo chi si allontani dalle regole prefissate e osi cercare una propria, personale visione del mondo. Si tratta di un disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura: la storia di “Carlo Collodi” tale e quale e la riproposizione dei modelli dei suoi personaggi in chiave moderna.

I brani di “Burattino senza fili” sono quasi tutti centrati sulla reinterpretazione di singoli personaggi della storia in funzione del tema generale del dualismo normale/anormale. Il tema fondamentale dell'evoluzione di Pinocchio da burattino a bambino, diventa, in questa chiave di lettura, la storia di una rinuncia alla propria natura e di abbandono alla passiva osservanza dei valori precodificati della cultura dominante.

Vorrei soffermarmi su “Il gatto e la volpe”, uno dei maggiori successi di Bennato, che si può considerare la canzone trainante dell'intero album, grazie al motivo accattivante e ben riuscito. Nel testo sono prese di mira, in modo piuttosto chiaro, quelle persone che cercano di sfruttare il prossimo, presentandosi come confidenti e consiglieri, con riferimento anche esplicito allo show business ed in particolar modo alle case discografiche.

In questa canzone, tutt’ora di grande attualità, Bennato si mette nei panni di chi, come lui a suo tempo, cerca di proporre la sua musica al pubblico scontrandosi inevitabilmente con la dura realtà: molti artisti infatti non riescono ad ottenere un contratto discografico rimanendo così nell’anonimato. E gli artisti in possesso di un contratto discografico non necessariamente sono più fortunati e destinati a raggiungere il successo.

Bennato questo lo sa benissimo!

Un contratto, in virtù della sua natura giuridica, vincola per diversi anni il musicista all’etichetta discografica: pena l’essere multati con cifre esorbitanti ed insostenibili per un artista di piccolo calibro. E se, per qualsiasi motivo, l’etichetta discografica decidesse di non puntare più su di lui ma su un altro cavallo della sua scuderia, cosa succederebbe? E se il produttore si rivelasse un cialtrone e non investisse realmente nella promozione come aveva promesso? Semplice, la carriera dell’aspirante cantautore sarebbe bruciata. Sicuramente per 4-5 anni l’artista verrebbe paralizzato da un contratto capestro.

E non crediate che queste eventualità siano esclusive di qualche povero malcapitato: questa è la realtà discografica che purtroppo un aspirante cantautore deve imparare a conoscere e ad accettare. Egli può realizzare un album con la Major più importante al mondo, ma se quest’ultima non investe nella promozione, può mettere il suo bell’album marchiato Sony nel cassetto. La politica del fare di tutto, anche lo spendere cifre spaventose per realizzare un cd con una grande etichetta, non è sempre così vincente come si crede. Valanghe di sconosciuti l’hanno fatto, li abbiamo incontrati di sfuggita nei supermercati, dal fruttivendolo, in posta…

Eppure sono rimasti sconosciuti! Non sempre perché non erano bravi, ma forse per alcune scelte sbagliate della casa discografica stessa, che magari ha optato per un prezzo di mercato troppo elevato per un cd di un artista emergente, il quale invece, almeno inizialmente, avrebbe il diritto di farsi conoscere ed apprezzare mediante un collocamento dei sui cd sul mercato a prezzi più contenuti rispetto ad un artista già affermato.

Questo è il senso che io attribuisco a “Il gatto e la volpe”, che a mio avviso è proprio una critica allo sfruttamento ed ai vincoli cui gli artisti, speranzosi ed un po’ ingenui perché privi di esperienza, sono sottoposti in particolar modo dalle case discografiche.

Il testo
Il gatto e la volpe
Edoardo Bennato

Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ?
Se ci ascolti per un momento, capirai,
lui è il gatto, ed io la volpe,
stiamo in società, di noi ti puoi fidar.
Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai
i migliori in questo campo siamo noi
è una ditta specializzata
fai un contratto e vedrai
che non ti pentirai...
Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai
noi sapremo sfruttare le tue qualità
dacci solo quattro monete
e ti iscriviamo al concorso
per la celebrità...!
Non vedi che è un vero affare
non perdere l'occasione
sennò poi te ne pentirai.
Non capita tutti i giorni
di avere due consulenti
due impresari, che si fanno
in quattro per te...!
Avanti non perder tempo firma qua
è un contratto, è legale, è una formalità
tu ci cedi tutti i diritti
e noi faremo di te
un divo da hit parade !
Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ?
Che fortuna che hai avuto ad incontrare noi
lui è il gatto ed io la volpe
stiamo in società, di noi ti puoi fidare...
di noi ti puoi fidar...
di noi ti puoi fidar...


Questa invece è una chicca in cui l’intro è un chiaro panorama delle tematiche di Bennato di cui abbiamo già parlato: lo schieramento contro la guerra, l'arrivismo, l'arroganza, il divismo della sua categoria, il potere, che impone la propria cultura e la propria nozione di normalità, respingendo e opprimendo chi si allontani dalle regole prefissate e osi cercare una propria, personale visione del mondo ed ancora il tema del dualismo normale/anormale.


Ciao ed alla prossima

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