Ricerca personalizzata

mercoledì 25 novembre 2009

De André - Tempi duri

Durante una trasmissione televisiva di Gianni Minà dei primi anni '80 (Blitz), ci fu un collegamento con un Palazzetto dello Sport dove suonava Fabrizio De Andrè con un gruppo chiamato "Tempi Duri". In collegamento con Minà in un altro studio c'era anche Antonello Venditti. Si trattava del gruppo fondato dal figlio d'arte Cristiano De Andrè, che dà il nome all'omonimo "singolo" di cui ho incluso il video all'interno del mio post.
Antonello e Fabrizio scherzarono molto insieme e Fabrizio disse che a suo avviso i "Tempi duri" erano un gruppo che in Italia gli sembrava essere originale.

Penso che essere figlio di un "mostro sacro" sia da un lato un grande fortuna, poichè ovviamente si gode del privilegio di avere un maggior numero di opportunità, una maggiore visibilità, e questi sono due fattori fondamentali per chi vuole sfondare, anche se personalmente ritengo che se questo può costituire un vantaggio iniziale, ciò che conta realmente per rimanere a galla siano il talento e la creatività.
Dall'altro lato penso sia difficile reggere il confronto con "un mostro sacro", soprattutto se si tratta di un cantautore che a mio avviso ha avuto per eccellenza la grande dote di saper raccontare la sua città con i suoi vicoli e non solo...

Comunque ciò che mi lascia allibito è che questa canzone sia un clone dello stile dei Dire Straits, dello swing inconfondibile di Mark Knopfler e del suo modo di cantare quasi parlato...
A me ricorda "Sultans of Swing" in tutto e per tutto: il chitarrista pur suonando col plettro interrompe il canto con intermezzi chitarristici e soli tipici di Mark Knopfler, avvalendosi dell'utilizzo delle triadi, di accordi incentrati sulla struttura melodica dei Dire Straits.
Infine l'espressione "Dire Straits" in inglese significa "Terribili difficoltà - Senza un soldo - Tempi duri".

Quello che mi dispiace è che il testo sia una chiara denuncia sociale che personalmente apprezzo, solo che a mio parere i "Tempi duri" si sono giocati un bellissimo testo per il fatto di legarlo ad una struttura musicale già proposta, già vista.
Al contrario di ciò che Fabrizio De Andrè dice nel video, i Dire Straits avevano iniziato la loro carriera nel 1978 e nel 1982 erano già famosi in Italia, quindi io non riesco a vedere questa originalità di cui egli parla.

Resta il fatto che il testo sia molto valido.

Comunque, non tanto per correggere il tiro del mio articolo perchè non è proprio mia abitudine, aggiungo che pochi sanno quanto oggi come oggi Cristiano De André sia un grandissimo polistrumentista: questo è fuori discussione!

Ditemi la vostra.

Ciao ed alla prossima.


Nessun commento:

Posta un commento