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venerdì 29 gennaio 2010

Gigi D'Alessio: non solo l'artista ma chiunque può raggiungere il successo (prima parte)

Ultimo di tre figli, Gigi D'Alessio comincia a suonare la fisarmoica regalatagli dal padre all'età di quattro anni, per poi iscriversi a dodici anni al "Conservatorio di S.Pietro a Majella" di Napoli. D'Alessio sostiene di aver conseguito a ventun anni il diploma di pianoforte, ma tale dichiarazione non ha mai trovato riscontro, anche se ammetto che sia in grado di destreggiarsi egregiamente nell'utilizzo di questo strumento.

La stessa cosa non si può dire per il canto, il che non è un reato (anche Mark Knopfler ha dichiarato con grande umiltà di aver scelto la chitarra al canto), ma il fatto è che personalmente non mi sento di affermare che sia un grande cantante o peggio ancora un grande artista!

Comunque, tornando a noi, gli inizi consistono in numerose partecipazioni a feste patronali, comunioni e battesimi privati, che vedono l'artista nei panni di suonatore di piano-bar.
Scrive testi per alcuni cantanti napoletani e diventa il pianista di Mario Merola (quando si dice la fortuna...).

Infatti con quest'ultimo scrive ed interpreta il brano "Cient'anne", esordendo di fatto come cantante, e sulla scia di "Cient'anne" esce nel 1992 il suo primo album "Laciatemi cantare".
I buoni risultati di vendita permettono al cantautore napoletano di far pubblicare un secondo album intitolato "Scivolando verso l'alto", ottenendo un eguale successo: vende 30.000 copie al netto dei falsi.
Raggiunge il successo nel Febbraio del 2000, partecipando al "Festival di San Remo direttamente nella categoria Campioni con "Non dirgli mai", brano che riscuote un buon successo con il più alto airplay radiofonico, mentre il relativo album, dal titolo "Quando la mia vita cambierà", è già disco d'oro dopo quindici giorni dall'uscita ed arriverà a superare le 400.000 copie vendute.

Ora vorrei arrivare al tema centrale di questo articolo: prometto che cercherò di controllarmi il più possibile, mantenendo un certo contegno che almeno fino ad ora penso mi abbia contraddistinto nella stesura dei miei posts.

Premetto che non ho pregiudizi nei confronti della musica napoletana, poichè come ho già scritto in un post precedente, per tre anni ho militato con un gruppo dove fra le altre cose ho suonato canzoni di Gigi D'alessio, Pino Daniele, Nino D'Angelo etc...
La musica napoletana ha la capacità di arricchirti notevolmente soprattutto da un punto di vista musicale e questo a mio avviso è un dato di fatto: mi sono trovato a fare improvvisazioni su canzoni lente caratterizzate da una melodia disarmante e su pezzi classici molto veloci, costruiti su un continuo cambio di accordi e di ritmo.

Detto questo, potete spiegarmi cosa abbia fatto di così speciale Gigi D'Alessio?
Vi prego, se qualcuno è in grado di farlo sono pronto ad ascoltare!

Il mio punto di vista, del tutto opinabile, è che Gigi D'Alessio non sia un artista, almeno per l'accezione che io attribuisco a questa parola.
L' artista a mio avviso deve essere un animale da palco, deve avere grande passione e qualcosa di interessante da comunicare al pubblico nel momento in cui decide di incidere un disco, invece spesso accade che i dischi vengano sfornati soltanto per onorare i famosi contratti discografici.
Non mi stancherò mai di dire che negli anni '70-'80, sia in Italia sia all'estero, siano nati grandi gruppi che avevano una loro identità, derivata sicuramente da ideali a volte del tutto discutibili per i contenuti, ma non per quanto riguardava la loro autenticità.
L'autenticità dei loro ideali, la loro creatività, la loro voglia di cambiare il mondo li portava ad esprimersi attraverso la musica perchè avevano davvero qualcosa da dire.
Questi gruppi nascevano negli scantinati, nei garages, conducendo una vita di espedienti all'interno dei pubs e delle piazze di paese, dove riproponevano covers ma anche pezzi propri, solo perchè avevano qualcosa da dire...
Il successo di queste bands, divenute successivamente immortali, arrivava dopo anni ed anni di gavetta, e le loro canzoni rimangono ancora oggi nell'anima della gente e ci rimarranno per sempre, a differenza dei tormentoni estivi destinati a durare qualche mese.
E' innegabile che tutti i grandi gruppi o quasi abbiano poi conosciuto la cosidetta fase di decadenza, che coincide nella caduta all'interno del circolo vizioso della musica "commerciale".
Inoltre, tornando al mio concetto di artista, sarebbe gradita una diversificazione dei temi trattati anche per una crescita personale ed evoluzione della'artista stesso.
La struttura musicale dovrebbe essere curata in ogni minimo dettaglio e sposarsi perfettamente con il testo: insomma musica e testo dovrebbero fondersi in una sorta di alchimia.

Gigi D'alessio scrive canzoni che sembrano l'una il clone dell'atra: stessi temi quasi sempre incentrati sull'amore fra uomo-donna, stesse melodie lente, con frasi che ricordano i romanzi ottocenteschi riadattati alla nostra epoca, soliti doppi cambi di accordo in crescendo sul finale di canzone con conseguenti ascese di tonalità della voce.
Spesso navigando fra i forum, ascoltando interviste di fans o semplicemente parlando con amici che legittimamente amano le canzoni Gigi D'Alessio, mi rendo conto che il motivo per cui egli piace così tanto sia perfettamente riassunto da questa frase: "Gigi D'Alessio è grande perchè parla d'amore e trasmette emozioni che ti fanno battere il cuore".
E' questo che mi lascia basito, perchè sembra quasi che l'emozione coincida necessariamente col tema dell'amore fra uomo-donna, quando qualsiasi persona penso dovrebbere essere a conoscenza del significato di questa parola, a meno che qualcuno non si limiti a dare a questo termine a tale accezione.

Cominciamo col dire che esistono due emozioni di base di cui siamo capaci nella vita: l’amore e qualunque cosa sia concepito come il suo contrario.

Tutti abbiamo fatto esperienze di amore nella nostra vita, e poiché tutti siamo unici, anche tali esperienze lo sono state.

Pertanto, quando si parla del contrario dell’amore, esso può avere significati diversi a seconda delle persone: per alcuni è l’esperienza della paura, per altri può trattarsi di quella dell’odio o della rabbia, ma a prescindere da come la chiamiamo, quando arriviamo alla nuda essenza degli insegnamenti più profondi, l’amore e il suo opposto sono in realtà due aspetti della stessa cosa, due polarità della stessa forza: l’emozione.

L’emozione è la fonte di energia che ci sospinge in avanti nella vita e da cui scaturiscono i sentimenti di quaslivoglia natura.


continua....

6 commenti:

  1. Sai scrivere molto bene peccato che hai sbagliato personaggio frasi dettate dalla gelosia non hanno senso mi auguro che sai vivere emozioni perche uno che ha queste idee e spento come tutto quello che hai detto

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  2. Ciao Anonimo, amo il confronto quando mi vengono mosse delle critiche, ma stai attento perchè sono molto preparato.
    Io penso di sapere chi tu sia, anche se mi spiace ti sia rifugiato nell'anonimato, perchè quando si muove una critica si dovrebbe avere il coraggio di mostrarsi.
    Le mie frasi non sono affatto dettate dalla gelosia: lo dimostra il fatto che sia in questo post sia in tutti gli altri abbia espresso le miei idee ed i miei sentimenti, il che mi porta a pensare che tu ti sia fermato a leggere solo questo articolo e neanche prestandogli molta attenzione: ho portato una marea di esempi di canzoni italiane, straniere e napoletane che mi provocano emozione fino alla commozione.
    Un'altra cosa: io so cosa significa improvvisare sulla melodia di una canzone che ti rapisce e non ritengo affatto di essere spento.

    Un consiglio: in futuro abbi il coraggiom di mostrarti e ne parleremo, ma a mio avviso il tuo commento è stato decisamente smentito non solo dalla mia risposta, ma da quello che scrivo e che forse non ti sei dato il tempo di leggere con attenzione.

    Ti aspetto...però sii più convincente! La tua critica è fine a se stessa e si basa su gusti personali che io non discuto:
    In pratica la tua critica si demolisce in due secondi, per cui la prossima volta porta delle argomentazioni più convincenti.

    Ciao ed alla prossima.

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  3. Ciao Shur, innanzitutto volevo dirti che ti seguo da un pò e che apprezzo il tuo blog perchè sei prima di tutto molto prepararato dal punto di vista della musica e dei testi, secondariamente hai la capacità di esprimere perfettamente le tue idee ed i tuoi sentimenti con passione ma con obittività.
    Detto questo, non posso non dire la mia su questo articolo.
    Caro Anonimo, io personalmente, pur trovandolo ripetitivo, ascolto alcune canzoni di Gigi D'Alessio perchè mi trasmettono emozioni, ma concordo su quasi tutto ciò che ha detto Shur nel suo articolo.
    Innanzitutto la tua è una critica sterile senza argomentazioni e comunque, leggendo tutti gli articoli di Shur, compreso questo, mi sembra di capire che Shur sia una persona tutt'altro che spenta, priva di emozioni ed invidiosa.
    La sua è solo un'analisi personale che lui fà e che probabimente tu non accetti perchè mi pare di capire che sia uno dei tuoi cantanti preferiti.
    Sii più convincente...
    Ciao

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  4. Ciao Luca, volevo ringraziarti per i tuoi complimenti e per critiche positive o negative sei sempre ben accetto.

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  5. Volevo ricordare che questo è uno spazio libero dove si cerca di esprimere la propria opinione per avviare un dibattito costruttivo e civile!
    Siccome ho ricevuto diversi posts incivili, pieni di offese e termini scurrili, sappiate che per una rsponsabilità verso me stesso, verso Google e soprattutto verso chi mi segue, non li pubblicherò.
    Su questo sono categotico!
    Ciao

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  6. Ciao Shur, ti chiedo scusa se ho usato parolacce, ma sono napoletano e per me Gigi D'Alessio è la vergogna di Napoli!
    Non voglio neanche sentirlo nominare.
    Ciao

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